
Stieg Larsson ha la capacita' in questo romanzo di disegnare dei personaggi a tutto tondo, le loro emozioni, i loro pensieri, il loro modo di reagire alle situazioni. I protagonisti del romanzo, almeno i due principali, sono affascinanti e intriganti e ti sembra di conoscerli. Dopotutto il romanzo deve creare a mio parere anche questo legame con il lettore altrimenti si perde il patto principale che s'instaura incosciamente tra lettore e narratore sopratutto quando si parla di letteratura d'intrattimento e d'evasione. Questo aspetto viene molto spesso dimenticato da autori contemporanei che cercano di costruire solo storie complesse e ricche di colpi di scena ma che non vanno da nessuna parte senza dei veri personaggi che le sostengano (Dan Brown e Faletti due esempi su tutti).
Lisbeth Salander e' ovviamente uno dei punti di forza di questo romanzo, una ragazza enigmatica, un freak che vive ai margini della societa', incanta e seduce il lettore ed e' il vero lato oscuro della storia. Pur avendo letto solo il primo volume della trilogia (la storia e' pero' autoconclusiva) sembra che sia lei il centro della trilogia, il motore che muovera' i successivi sviluppi della storia.
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