mercoledì 29 febbraio 2012

Darkly Dreaming Dexter


Torno a parlare di Dexter. Ho letto il romanzo da cui è stata tratta la serie televisiva. S'intitola La mano sinistra di Dio (in originale Darkly Dreaming Dexter) e devo dire che alla fine non è che mi sia piaciuto molto. Ho cercato di capire perché e alla fine sono giunto ad una conclusione.
Il primo motivo è che nonostante le molte differenze tra le storie il personaggio di Dexter lo avevo già conosciuto attraverso la serie televisiva. L'impatto con la sua mente criminale distorta e "normale" lo avevo già avuto. Leggendo il libro però mi aspettavo di trovare una profondità maggiore, una scrittura abile che mi avesse maggiormente affascinato, invece nulla. E qui veniamo al secondo motivo, la scrittura di Jeff Lindsay. Il suo stile non mi è piaciuto. Il suo modo di narrare la storia non mi ha convinto. E' interessante il racconto in prima persona perché riesce a far emergere tutti i lati oscuri del personaggio ma la storia mi ha dato l'impressione di essere raccontata in modo troppo sbrigativo. Scorre via ed è poco incisiva.
La nota positiva del romanzo è il personaggio di Dexter. Aver pensato a questo serial killer è stata un'intuizione geniale. La descrizione della sua ricerca di normalità, il suo cercare di apparire rispettabile e anonimo. Un serial killer che non si preoccupa delle sue pulsioni, anzi cerca di educarle ma non le reprime. Putroppo anche in questo caso penso che nelle mani degli sceneggiatori della serie il personaggio sia stato valorizzato anche se un po' addolcito. Lindsay infatti lo rende ancora più cinico, privo di sentimenti ed emozioni. A Jeff Lindsay rimane il merito di aver creato un personaggio letterario straordinario ma non basta, uno scrittore migliore avrebbe potuto creare un capolavoro.

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