mercoledì 7 marzo 2012

In acque profonde di David Lynch


Il libro di Lynch è un'insieme di frammenti, di pensieri sul cinema e sulla meditazione. Si alternano le sue idee sul cinema e sulla meditazione trascendentale. Un pò strana la struttura di questo libro che a volte risulta un pò macchinoso e non proprio fluido.
Ho letto questo libro con l'intenzione di scoprire un pò di più di Lynch. Forse volevo scoprire da dove venissero le sue idee, le sue immagini, i suoi suoni. Non si capisce chiaramente da dove emerga il mondo di Lynch ma c'è come la sensazione che sia lì dietro e si voglia svelare da un momento all'altro.
David Lynch è un autore straordinario. Il suo cinema e i suoi film ti portano altrove. I mondi paralleli sono all'ordine del giorno. Vedendo i suoi film ti domandi continuamente da dove possano provenire le sue idee. Non sono semplici da spiegare i suoi film, vanno solamente visti perchè sono un'esperienza visiva e sonora da vivere.
Lo stesso Lynch dichiara che il cinema non ha bisogno d'interpretazione e di spiegazione ma deve essere vissuto come un'esperienza sensoriale e mentale. Ho sempre pensato che il cinema di Lynch è un delicato massaggio alle terminazione nervose del cervello e per questo non mi ha stupito che da questo libro autobiografico non emerga la fonte delle sue idee. Emerge il suo modo di affrontare il pensiero, il suo modo di predisporsi e aprirsi alle idee che potrebbero arrivare. La meditazione per Lynch è anche questo, soprattutto quando si parla di arte.
Tra i frammenti del libro emergono le passioni di Lynch per Fellini, per Kubrick. Emerge la sua idea del cinema del futuro, un cinema digitale che deve poco alla narratività classica. Un cinema dove il suono ha ruolo predominante e dove l'esperienza della sala cinematografica può essere affiancata ad altre forme di fruizione.
In acque profonde non è un libro sul cinema ma è un libro su Lynch e sul suo modo di essere un'artista. E' probabilmente il modo migliore per parlare di Lynch. Le idee come frammenti sono il cibo del suo cinema e della sua arte e un racconto frammentato è l'unico modo per tentare di fissare Lynch sulla pagina stampata, nonostante lui sia profondamente visivo e sonoro.

0 commenti: