mercoledì 14 marzo 2012

La scopa del sistema di David Foster Wallace



La storia del romanzo non e' facilmente raccontabile. Si deve immaginare una protagonista, Lenore, e tanti altri personaggi che le ruotano intorno. Non e' una storia convenzionale e la lettura e' come l'ingresso in un vortice. Entri in un mondo nevrotico dove l'autore scrive in modo nevrotico, incrocia storie e racconti, personaggi narranti e personaggi raccontati. E' tutto molto affascinante, l'autore riesce a comunicare il sentimento dell'azione, dei personaggi, riesce a rappresentare il caos emotivo e psicologico di alcuni personaggi e per estensione della societa' contemporanea. Costruisce un personaggio, LaVache il fratello del protagonista, affascinante e fuori di testa che purtroppo viene relegato a poche pagine.
Tutto affascinante e molto postmoderno se non fosse che il libro non mi ha rapito se non per alcune pagine ogni tanto nella lettura. Non sono mai riuscito ad essere in linea con l'autore, forse il mio stato d'animo e l'assenza di nevrosi (fortunatamente) nella mia vita non me lo ha permesso.
L'ho trovato un libro non semplice da leggere e seppur l'intento dell'autore fosse evidente non mi ha catturato nel suo vortice, anzi in alcuni casi mi ha respinto. E' un romanzo che andrebbe letto tutto d'un fiato, se non fossero piu' di 500 pagine, perche' se si perde il filo si perde il contatto ed e' stato difficile se non impossibile per me in alcuni casi recuperarlo.
Non e' detto che tutti gli autori che si leggono debbano essere in linea con noi stessi, anzi, penso che sia difficile trovarli. Ho apprezzato l'autore e il suo stile ma probabilmente non so se ripetero' l'esperienza di leggerlo nuovamente. Non c'e' niente da fare alcuni esempi di letteratura contemporanea continuo a non digerirli pienamente, forse sono un contemporaneo atipico.

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