venerdì 16 marzo 2012

A Kid - Radiohead di Gianfranco Franco


Radiohead (RH) sono una delle mie passioni, quindi appena ho letto che era uscito un libro che commentava i testi di Thom Yorke (e non solo), ho deciso che il saggio faceva per me. Quando poi dalla prefazione ho appreso che l'autore è mio coetaneo, mi sono subito ben disposto nei confronti della lettura.
Il saggio di Gianfranco Franchi è molto interessante. E' un analisi critica ed obiettiva dei testi di tutti gli album dei Radiohead e delle b-sides. L'autore usa un approccio intelligente e mai elogiativo alla lettura dei testi e ne esce un'analisi che trae una poetica dalle canzoni di Thom Yorke e traccia un percorso. Il commento ai testi è supportato da numerose interviste e dichiarazioni dei vari componenti del gruppo che permettono all'autore di ricostruire gran parte della genesi dei brani, anche se i lati oscuri non mancano. L'autore fa molte considerazioni e congetture personali. Parla di quello che conosce e lo lega ai testi dei RH per dare loro una specie di lettura più universale, anche se a volte non sempre colpisce nel segno.
Il filo conduttore del saggio è quello di uno Yorke paroliere Pop, "un magnifico ripetitore" lo definisce Franchi. La voce dei RH mescola tutto, quello che ha ascoltato, letto e visto. C'è la tv, la radio, la musica e la letteratura nei testi. Thom è un letterato e si vede attraverso i suoi omaggi, tra tutti Douglas Adams e Thomas Pynchon, ma anche Dante (la moglie è dantista) e Carroll. Assembla citazioni letterarie e musicali per creare il suo percorso, il percorso dei RH. Il tutto senza dimenticare i sentimenti, dai più violenti ai più teneri. L'amore e la rabbia su tutti.
Ci sono molte canzoni d'amore ovviamente, la maggior parte dedicate alla moglie Rachel. E' affascinante la lettura di alcuni testi dove sembra che Thom Yorke si inventi delle storie, delle crisi, dei tradimenti. Sembra creare una diversa dimensione del suo amore, o semplicemente una visione più distorta, più letterariamente mediata.
Il viaggio nei testi dei Radiohead è un viaggio anche nella loro maturità. Da testi con tematiche più tipicamente "adolescenziali" a quelle più politiche degli ultimi album. Gli ultimi testi ci mostrano uno Yorke che da incazzato passa quasi ad uno stato di rassegnazione per tutto quello che nel mondo non va, passando in alcuni brani un ideale testimone al figlio, alle nuove generazione.
Il commento ai testi rispecchia pienamente l'impatto che l'ascolto dei cd hanno avuto su di me. I cd che più mi hanno colpito hanno i testi più intensi e più nelle mie corde, mentre si vede quando è la leggerezza o la mancanza d'ispirazione a dominare. Ok Computer e Kid A rimangono i due capolavori dei RH a mio parere. Ricchi di testi surreali, stranianti e strazianti. Due viaggi in territori che finora i RH non hanno più toccato. Quasi due concept album. Prima e dopo i RH sono diversi. In Pablo Honey e The Bends si stanno formando mentre in quelli successivi cambiano strada e tornanono in un certo senso sulla terra, con i suoi guai. L'analisi degli ultimi album però dimostra meno progettualità, un sentire più frammentato e a volte disorientato. Non mancano ovviamente i picchi ma si sente che gli album sono meno compatti anche a livello "letterario". I temi si fanno sempre più politici ma la poesia un pò si perde.
La conclusione del libro segna la fine di un percorso. Forse i RH stanno mutando nuovamente, stanno cambiando pelle. Non mi resta che aspettare e sperare che mi portino di nuovo altrove.

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