giovedì 22 marzo 2012

La mia vita di Charlie Chaplin


E' incredibile che un libro come questo sia fuori catalogo da tempo. Per leggerlo bisogna cercarlo un po' ovunque nei negozi dell'usato o altrove. Molto spesso pero' e' questa ricerca che aumenta il fascino e il desiderio della lettura.
L'autobiografia di Chaplin poi non delude. E' il romanzo della sua vita raccontata in prima persona, un racconto autentico e un punto di vista parziale. Quello che rende interessanti le autobiografie e' che anche lo stile del racconto e la selezione degli episodi ci restituiscono il personaggio.
Chaplin in questa autobiografia ci racconta la sua infanzia difficile e la sua ascesa al successo, dalla miseria alla richezza. Ci racconta le sue idee sul cinema e i suoi film, ci racconta la nascita di Charlot. Ci racconta i suoi problemi a causa delle sue idee politiche. Le difficolta' di accettare la rivoluzione del sonoro e le sue battaglie per produrre i film poi diventati storia. E' una storia che sorvola sugli aspetti piu' dolorosi di alcune storie d'amore o su donne di cui secondo lui non vale la pena parlare.
E' una strana biografia dove si parla poco dei suoi figli e di alcuni aspetti della sua vita, non c'e' equilibrio nel racconto e non sempre l'ordine cronologico e' rispettato. Nonostante questi difetti di narrazione il fascino resta immutato e il libro ci restituisce uno dei geni del cinema. Ci restituisce anche il suo amore per il teatro, il cinema (sopratutto muto) e la musica.
Non e' un libro sul cinema ma e' un libro sulla storia di un uomo dove a volte sembra che il cinema sia stato solo una parentesi: la modestia del genio?

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