mercoledì 28 marzo 2012

La strada di Cormac McCarthy


Un uomo e un bambino, un padre e un figlio, sono questi i protagonisti senza nome del romanzo post apocalittico di Cormac McCarthy che racconta i due alle prese con un viaggio verso sud. Il loro viaggio percorre un mondo post bellico o semplicemente un mondo alla deriva a causa dell'inquinamento e dell'incivilta'. In questo loro viaggio incontreranno ladri e cannibali che catturano i sopravvisutti per mangiarli. Un racconto in movimento eppure immobile perche' dopotutto succede pochissimo nonostante il viaggio sia lungo.

Il romanzo e' tutto questo, un semplice viaggio agghiacciante in un mondo che non esiste piu' dove regna la legge del piu' forte e dove in mancanza di animali, tutti estinti, la sopravvivenza e' legata alla ricerca di cibo in scatola, l'ultimo scacco del consumismo imperante? Un mondo di prede e cacciatori dove le alternative sono azzerate.

E' un libro affascinante e allo stesso tempo agghiacciante, un libro fatto di frammenti e di vuoti da riempire, dove spetta al lettore recuperare le fila del racconto e collegari i vari frammenti per capire lo scenario e tutto quello che e' accaduto prima del racconto.

La scrittura di Cormac McCarthy e' cruda e tagliente, e' emozionante e va dritta al punto. La sua puo' essere una denuncia di un mondo alla deriva dove inquinamento e consumismo hanno preso il sopravvento e dove i rapporti tra le persone sono sempre piu' carenti. Un racconto arricchito da un particolare rapporto tra un padre e un figlio, distanti eppure vicini.

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